Passa ai contenuti principali

Chi ha paura dei turchi?


In certe zone d'Italia si usa dire: "MAMMA LI TURCHI" per determinare una situazione di pericolo. 

Che tipo di viaggiatori sono i turchi? Perchè questo deve interessarci?
Vediamolo insieme cercando di rispondere ad alcune domande:
  1. Ma i turchi viaggiano? (Chi viaggia?)
  2. Preferiscono il viaggio individuale o il pacchetto? (come scelgono di viaggiare?)
  3. Cosa scelgono? 
  4. Quali problemi hanno individuato i tour operator per la destinazione Italia?
La risposta a queste domande poi si deve concretizzare in una strategia di vendita mirata e di massimizzazione del Revenue della struttura.

Domanda n.1 Ma i turchi viaggiano?

Secondo TürkStat, Istituto Statistico Turco,sembra proprio di si.

Negli scorsi anni l'economia turca ha dimostrato un interessante trend positivo  inoltre benchè a livello nazionale si stia verificando un rallentamento della crescita economica e nonostante nel 2014 la lira turca non goda di cambio favorevole, il mercato turco potrebbe rilevarsi un'interessante fetta di mercato da non trascurare con politiche di vendita mirate.  
va aggiunto che circa 2,5mln di cittadini tedeschi hanno origine turca

Ma esaminiamo alcuni dati dell'Enit contenuti nel rapporto MAE-Enit Turchia 2014 che analizza alcuni dati del 2012.

Numero dei turisti turchi  che hanno visitato un paese straniero:  6.273.993.

Caratteristiche per età:
  • Numero dei turisti turchi d’età compresa fra 15 e 24 anni:    358.956
  • Numero dei turisti turchi d’età compresa fra 25 e 44 anni: 3.458.712
  • Numero dei turisti turchi d’età compresa fra 45 e 64 anni: 1.916.154
  • Numero dei turisti turchi d’età compresa oltre 65 anni:         234.645.

I turchi hanno dimostrato una preferenza per alcune destinazioni. Ecco di seguito i dati che sono emersi dall' Istituto Statistico Turco – TürkStat:

  •   Paesi dell’Asia Occidentale: 956.568 visitatori
  •   Bulgaria                                664.946 visitatori
  •  Georgia                                 580.184 visitatori
  •  Siria                                      473.862 visitatori
  •  Grecia                                   447.908 visitatori
  •  Azerbaijan                            437.657 visitatori
  •  Germania                              383.472 visitatori
  •  Iran                                       258.072 visitatori
  •  ITALIA                                  247.927 visitatori
  • altri paesi EU                          235.223 visitatori

Da una segmentazione per reddito dei turisti che hanno visitato l'Italia si nota che:

  • Viaggiatori con reddito medio:        179.223
  • Viaggiatori con reddito alto:              65.111
  • Viaggiatori con reddito molto alto:      2.662


Domanda n.2 . Preferiscono il viaggio individuale o il pacchetto?

Andando a esaminare che tra i viaggiatori con reddito medio poco più della metà 91.840 predilige il pacchetto turistico mentre l'altra parte che ha prenotato in maniera individuale è possibile che arrivato in albergo avrebbe comunque apprezzato un'offerta da parte della struttura ricettiva più variegata propostagli all'arrivo o durante lo stay in.

In caso di viaggiatore con reddito alto la situazione è capovolta e più della metà, ovvero 38.822 viaggiatori ha preferito il viaggio individuale.


Domanda n.3 Cosa scelgono?

Le città d'Arte ed enogastronomiche località sciistiche. Mentre una distinzione la si può fare con il turista turco-tedesco di seconda generazione che predilige anche le località di mare come la riviera romagnola, il Veneto, la Sicilia.


Secondo dati di settore le mete privilegiate sono a Venezia, Roma, Firenze e Milano, con un aumento di interesse verso la Campania (in particolare Napoli) e le Marche, Toscana, l’Umbria.
Queste ultime tre destinazioni hanno inconsapevolmente beneficiato di un buzz effect enogastronomico senza tuttavia esserne stati in grado di profilarlo, segmentarlo e orientarlo verso tale mercato.

Domanda n.4 Quali problemi hanno individuato i tour operator per la destinazione Italia?

  • Alti tempi d'attesa e costi alti per l'ottenimento del visto specialmente per i gruppi
  • Igiene bassa per le strutture alberghiere prevalentemente nelle vicinanze delle stazioni ferroviarie
  • Qualità dell'accoglienza bassa.
Purtroppo la qualità dell'accoglienza bassa è anche sintomo di una carenza di conoscenza di cultura turistica cosmopolita da parte del personale al front-office.  Tema che cercherò di approfondire al prossimo corso a Napoli dal 7-8 giugno 2014.


Conclusione: Come si pensa di massimizzare l'incoming turistico, e quindi il REVENUE senza una segmentazione della clientela e ottimizzazione dei procedimenti di vendita e di accoglienza senza un serio orientamento, conoscenza e accoglienza delle diverse realtà commerciali senza una vera visione GLOBALE e MULTICULTURALE?

Sembra che dopo secoli, gli albergatori abbiano ancora paura dei turchi. Mamma LI TURCHI.

http://www.esteri.it/MAE/pdf_paesi/EUROPA/TURCHIA.pdf 
http://www.infomercatiesteri.it/public/images/paesi/95/files/TURCHIA.pdf




Commenti

Post popolari in questo blog

Come Calcolare le commissioni d'albergo

Cari amici e carissimi lettori, è una gioia per me vedere l’affetto che nutrite per il mio blog.  Dopo gli articoli come “ Prepagamento e acconto ” e “ Capire la caparra e l’acconto ” cercheremo di fare chiarezza anche sulle commissioni che tanto ci interessano nei rapporti con le OTA, i Tour Operator e le Agenzie di Viaggi. In maniera molto semplicistica, la commissione rappresenta la percentuale che va riconosciuta a un intermediario. A questo importo va scorporata l’iva. Ma andiamo per gradi e facciamo qualche esempio pratico: Supponiamo che abbiamo concordato con un’ agenzia di viaggi una commissione del 9% e da questa abbiamo ricevuto prenotazioni per un valore di 1000 euro   (consideriamo una cifra tonda). Le domande sono:     Quanto ha guadagnato l’hotel?     Quanto ha guadagnato l’agenzia di viaggi? Per sapere quanto ha guadagnato l’hotel o l’agenzia di viaggi bisogna tener presente il tipo di accordo che è stato stipulato preventivamente tra l

O.T.A. vs FEDERALBERGHI, una sfida all'ultimo sangue?

Quando si parla delle OTA le reazioni cambiano diametralmente se si tratta di un viaggiatore o se si tratta di un albergatore. Un’attrazione per i primi, una minaccia per i secondi. E’ un dato di fatto che in certi casi le commissioni possono essere alte ed ovviamente si guadagnerebbe di più se le prenotazioni arrivassero in maniera diretta. A questo proposito Federalberghi ha creato il video: “ Fatti Furbo” che incoraggia di telefonare direttamente gli alberghi per ottenere la cosiddetta "B.A.R" (Best Available Rate) stando attenti al "dumping"    il che di fatto significa lavorare in una sorta di disparità tariffaria.  La strategia che Federalberghi e molti manager vogliono portare avanti è davvero interessante e che condivido fino al punto che la disintermediazione non divenga totale. Uno come Sabato Colella che dice che non bisogna puntare alla disintermediazione totale è impazzito o non sa quanto ci costa lavorare con Booking.com ,

Gestire un Bed & Breakfast. Anticipare le esigenze dell'ospite prima dell'arrivo.

Foto tratta da Work.biz Un ospite che preferisce prenotare in un Bed & Breakfast in genere non lo fa solo per il fattore economico ma anche per il senso di "casa". Una delle esperienze più belle che ho avuto quella volta che da viaggiatore ho dovuto prenotare una struttura extralberghiera è stata quando il proprietario al quale avevo comunicato l'orario del mio arrivo, si fa trovare in struttura e ha iniziato un rapporto di cordialità e quasi amicizia. Lasciamo i processi di scelta per un altro articolo e chiediamo alla nostra collega Anna Cioffi di cui abbiamo già parlato in un articolo precedente , che esperienza ha avuto e come l'esperienza l'ha aiutata. Anna, pensi sia possibile anticipare i bisogni del viaggiatore che sceglie un B&B? Ogni viaggiatore ha bisogni personalizzati ! La Sua prima domanda è: “ Potrò fare questo?” Assicurare il nostro Ospite prima del viaggio è determinante. Per fare tutto ciò è importante informarsi per informare: