La pandemia di CoVid19 ha fatto cadere tutte le previsioni per il 2020. In data di pubblicazione di questo post (14 Aprile 2020) molte strutture ricettive hanno chiuso mentre altre che erano in chiusura stagionale non sapranno se ci sarà un'apertura oppure no.
In questo post chiediamo a Luisa Rellini di , www.httclub.com, che che da anni scrive di ospitalità, turismo e viaggi, alcune domande sul futuro del turismo post Coronavirus.
Ciao Luisa, devo ammettere che nel tuo blog raramente mi sono trovato in disaccordo, dimmi un po' come le vedi le prossime vacanze estive nonostante il Covid-19?
La domanda sorge sponstanea anche in seguito alla recente dichiarazione della Presidente UE Ursula von der Leyen espressa alla Bild am Sonntag che ha vivamente sconsigliato di prenotare per le prossime vacanze estive.
La sua intervista non è infatti passata inosservata alle istituzioni turistiche estere o italiane che hanno voluto evidenziare come il Covid-19 minacci decine di milioni di posti di lavoro nel settore turistico. Numeri importanti quelli sui quali merita riflettere, ci ricordano che in Europa sono attivi ben 27 milioni di posti di lavoro.
Il settore del turismo infatti muove tante attività, tutte ugualmente importanti e correlate tra di loro : pensiamo alle agenzie di viaggio, tour operator, attività legate al Food & Catering, Photo e video makers, vacanze a tema, strutture alberghiere ma anche le tante extralberghiere con relativi fornitori e consulenti, taxi drivers ecc
Quest'anno restiamo in Italia, aiutiamo la nostra economia che ha tanto da offrire da Nord al Sud, isole comprese.
Come anche affermato dal presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, gli albergatori offrono condizioni flessibili, evidenziando nella comunicazione come la sicurezza ed igienizzazione siano presi in considerazione per qualsiasi reparto.
Come dovremo tutelarci in tema di sicurezza senza però rinunciare al comfort?
Certamente dovremo pensare al mercato interno per poter perlomeno sfruttare i mesi estivi.
Dovremo valutare sia l'aspetto legato alla gestione distribuzione e strategia di vendita, ma anche la comunicazione della destinazione dovrà lasciar percepire un senso di sicurezza come mai fino ad ora.
La comunicazione sui Social media dovrà essere molto curata, stando attenti a :
- rassicurare,
- restare in contatto con i propri follower (sarebbe un errore sparire lasciando trasparire quel senso di smarrimento che invece si vuole tenere sotto controllo),
- trattare argomenti legati al proprio territorio e struttura
- fornire informazioni utili (legate ai regolamenti vigenti)
Altre valutazioni legate al turismo nostrano dovranno tener conto delle presenze, in forte calo rispetto alle scorse stagioni.
Le tendenze saranno più rivolte a privilegiare gli spostamenti in auto, piuttosto che treni ed aerei.
Cambieranno le abitudini e comportamenti di acquisto?
Inevitabilmente dovremo considerare per le prossime vacanze estive una tendenza al cambiamento, con richieste più in prossimità della data interessata, più brevi ed in prossimità della propria zona di riferimento, più indirizzate al turismo domestico.
Stando sempre a statistiche, è probabile che verranno privilegiate le destinazioni più piccole, i borghi, centri meno affollati o notoriamente tali (come le città d'arte o le località balneari preferite).
Sarà possibile scegliere vacanze al mare ove desiderato ma anche tenere in dovuta considerazione che tutte le attività connesse dovranno valutare un distanziamento di sicurezza.
Sarà possibile usufruire di qualche agevolazione?
Oltre agli incentivi pensati da albergatori ed host, puntando più sulla personalizzazione della vacanza, è possibile che vi sarà la possibilità di usufruire di un "bonus vacanze".
Una quota intorno ai 5 miliardi di euro dovrebbe essere infatti destinata dal Governo al bonus per coloro che sceglieranno destinazioni italiane per le prossime vacanze estive.
Come altro commentare questo periodo così incredibile ed inaspettato?
Potrebbe essere una sfida al cambiamento e stravolgimento di ciò in cui credevamo fino ad ora.
Un modo ulteriore per non arrendersi ma al contrario trovare delle alternative che il nostro territorio non smetterà mai di offrirci.
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